Anonima giornata lavorativa.
Entra nella stanza, trentadue anni, capelli legati a mò di “codino”, occhiali da sole, bel fisichetto, vestito di marca senza un capello fuori posto.
Si siede, posa delicatamente gli occhiali sulla mia scrivania, distanza la sedia un po’ dal tavolo sommerso di pratiche, incrocia le gambe e dice:
– ho chiamato quelli della ditta che mi forniscono l’energia, mi hanno chiesto dei documenti per l’abbattimento dell’I.V.A. dal 20 al 10 %, vogliono una lettera d’ intento, puoi farmela?
– le lettere d’intento le rilasciano le cooperative ai soci per le vendite nei paesi inter-comunitari sicuro di aver capito bene?
– si, credo, non lo sò, puoi chiamarli te?
Chiamo il numero verde della ditta, la quale mi dice che bastava fargli il fax o mandargli per posta di una visura ordinaria della camera del commercio ed una dichiarazione semplice per la richiesta.
Compilo i modelli, provo a fare il fax.
Mi risponde dall’altra parte una signora scocciata dal fatto che la ditta continuasse a fornire il suo numero di fax nonostante lei era del tutto estranea ai fatti essendo, essa, proprietaria di un esercizio pubblico privato di tutto altro genere.
Lo faccio presente ma lui insiste nel richiamare il numero verde.
Ricompongo il numero, mi danno un altro numero di fax.
Riprovo, ma niente, il numero non è abilitato.
Lui inizia:
– non è possibile, ti ho dato 5 euro per la misura, i numeri non sono giusti, com’è possibile una cosa del genere? Ti rendi conto? Ora cosa devo fare io? Devo mandargli tutto per posta?
– le conviene, almeno è sicuro che gli arrivi, anzi, sa che facciamo, le preparo una raccomandata… – gli rispondo.
– non se ne parla, devo rimetterci anche i soldi per quella? Ma guarda te…non solo la benzina per venire qui, i soldi per la visura, anche la raccomandata? Quanto mi costa? Perché non riprovi a fargli il fax tra poco?
Alterato gli rispondo:
– prima di tutto se un fax non funziona non è una cosa del momento, visto che il messaggio automatico dice che è un numero non abilitato, come ha sentito nel secondo tentativo dal vivavoce!
Secondo: con una raccomandata è sicuro che gli arriva, con una ordinaria no, poi faccia come vuole!
Terzo: le visure costano 4,80 euro alla camera del commercio, qui la paga 5, tra tempo, benzina e tutto, non credo sia una cosi grande remissione 20 cent.
Quarto: una raccomandata non la paga oltre i 3 euro ed il fatto del fax è semplicemente una CORTESIA visto che è esclusivamente per uso personale dell’ufficio e non per i clienti ed il fatto che IO voglia farle un piacere non le da diritto alcuno di pretendere determinate cose, visto che in qualunque tabaccheria non credo che gli invierebbero un fax di cinque fogli gratuitamente!
Per concludere, visto che stiamo parlando dei suoi interessi, faccia quello che ritiene più opportuno, ora mi scusi ma nella sala d’attesa c’è gente che aspetta.
Ma lui, per nulla scocciato, infischiandosene del tutto, risponde:
– allora fammi una cortesia, mandami un fax del vaccino di mio figlio alla ditta di Milano che lo produce….
Che faccia di “Bronzo”.